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La startup bergamasca SIEve si è aggiudicata il premio della Banca nell’ambito dell’acceleratore di impresa Encubator del Politecnico di Milano. Un successo merito di ricerca, sviluppo e di un materiale “immortale” perfetto per ripulire l’acqua da nocivi inquinanti.

01 Luglio 2024

SIEve e il filtro "immortale" per ripulire le acque reflue


La startup bergamasca SIEve si è aggiudicata il premio della Banca nell’ambito dell’acceleratore di impresa Encubator del Politecnico di Milano. Un successo merito di ricerca, sviluppo e di un materiale “immortale” perfetto per ripulire l’acqua da nocivi inquinanti.
  • Yuri e Jessica Serra, founder di SIEve.

  • Gli spazi della startup.

  • Il red mud, materiale di scarto da cui SIEve ricava un filtro per le acque reflue.

Quando si nomina l’inquinamento, automatismo vuole che si pensi a quello atmosferico, alle emissioni e alla qualità dell’aria. Meno considerato ma altrettanto nocivo per ecosistemi e persone è invece quello dell’acqua.

L’Università di Santa Monica, in California, ha stimato che nel 2021 le attività umane concorrevano all’emissione nell’idrosfera di 6,2 trilioni di kg di sostanze inquinanti, tra cui azoto, fosforo, metalli pesanti e agenti patogeni. Per un adeguato trattamento delle acque reflue passa quindi una partita vitale per la transizione ecologica: la tecnologia è la chiave e un ruolo da protagonista viene giocato da astri ascendenti come SIEve.

Fondata a Villa d’Adda dai fratelli Yuri e Jessica Serra, SIEve è tra le startup vincitrici di Encubator, la “sfida” tra idee d’impresa sostenibile organizzata da PoliHub (Politecnico di Milano).

Tra le sette concorrenti, SIEve si è aggiudicata il percorso di accelerazione d’impresa del valore di 40 mila euro messo a disposizione da BCC Milano.

I Serra – Yuri, scienziato dei materiali e Jessica, ingegnere gestionale – si sono aggiudicati il premio grazie a un’idea semplice ma innovativa: elaborare a partire da scarti industriali, un materiale con delle straordinarie capacità di filtraggio delle acque reflue. È il principio che nel contesto dell’economia circolare prende il nome di upcycling: più che semplice riciclo, nobilitazione di un materiale di scarto a materia prima.

La soluzione

Il materiale adatto, dopo attenti studi, è stato identificato nel red mud (fango rosso), una scoria della lavorazione siderurgica ad alto ph: non solo un rifiuto da trattare con le dovute cautele, ma anche un costo fisso per le aziende dell’acciaio in quanto molto voluminoso e bisognoso di essere stoccato. Grazie a un complesso processo tecnologico, SIEve trasforma il redmad in un filtro ideale per le acque reflue industriali, in grado da solo di sostituire una combinazione di soluzioni tradizionali e a più alto impatto ambientale. Una volta esausto, il prodotto di SIEve è totalmente inerte e ideale per l’edilizia sostenibile: totale circolarità, per un nuovo paradigma economico in cui sviluppo, capitale, e ambiente vincono all’unisono.

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