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Un investimento da 18 milioni di euro dà il via alla realizzazione del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer presso la Casa dell’Anziano San Camillo di Carugate, un progetto che amplia i servizi dedicati alla fragilità cognitiva e rinnova la storica collaborazione con BCC Milano.

09 Ottobre 2025

La Casa dell’Anziano San Camillo: nasce a Carugate il Polo di Eccellenza Alzheimer


Un investimento da 18 milioni di euro dà il via alla realizzazione del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer presso la Casa dell’Anziano San Camillo di Carugate, un progetto che amplia i servizi dedicati alla fragilità cognitiva e rinnova la storica collaborazione con BCC Milano.
  • Mario Delpini e Giusepe Maino firmano i primi mattoni del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

    Mario Delpini e Giusepe Maino firmano i primi mattoni del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

  • L'intervento del presidente Giuseppe Maino

    L'intervento del presidente Giuseppe Maino

  • L'intervento del'Arcivescovo Mario Delpini presso l'auditorium di BCC Milano

    L'intervento del'Arcivescovo Mario Delpini presso l'auditorium di BCC Milano

  • L'Arcivescovo Mario Delpini stringe la mano al Direttore Generale di BCC Milano

    L'Arcivescovo Mario Delpini stringe la mano al Direttore Generale di BCC Milano

A Carugate è iniziato un progetto che unisce memoria, cura e futuro. Con la posa della prima pietra del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer della Casa dell’Anziano San Camillo, prende forma un’iniziativa da 18 milioni di euro destinata a diventare un punto di riferimento per il territorio.

Alla base, un’alleanza che dura da oltre quarant’anni: quella tra la Cooperativa San Camillo e BCC Milano, che ha sostenuto l’opera con un finanziamento di 12,5 milioni di euro, confermando il proprio ruolo di banca di relazione e di presidio sul territorio. 

L’origine di questo legame risale ai primi anni Ottanta, quando l’allora Cassa Rurale e Artigiana di Carugate partecipò alla nascita della Cooperativa. Oggi, come allora, la Banca sceglie di rispondere «presente»: non solo come istituto finanziatore, ma come partner di un progetto che restituisce valore alla comunità in modo tangibile e duraturo.

Paradigmatiche, a riguardo, le parole del Presidente di BCC Milano Giuseppe Maino: «Contribuire alla realizzazione di questo Polo di Eccellenza Alzheimer è per noi un dovere storico e un impegno concreto per garantire un servizio essenziale alle famiglie del territorio che vivono questa necessità.»

Un passo che rinnova un legame e un modo di intendere la finanza cooperativa: un processo al servizio della persona e della comunità.

  • Il discorso dell'Arcivescovo Mario Delpini presso il cantiere del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

    Il discorso dell'Arcivescovo Mario Delpini presso il cantiere del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

  • La benedizione dell'Arcivescovo Mario Delpini al cantiere del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

    La benedizione dell'Arcivescovo Mario Delpini al cantiere del nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer 

  • Mons. Delpini con la pergamena commemorativa della posa della prima pietra

    Mons. Delpini con la pergamena commemorativa della posa della prima pietra

  • La pergamena commemorativa della posa della prima pietra

    La pergamena commemorativa della posa della prima pietra

  • Foto di gruppo al termine dell'evento

    Foto di gruppo al termine dell'evento

  • Monsignor Delpini, il Presidente Giuseppe Maino e il Sindaco di Carugate Luca Maggioni

    Monsignor Delpini, il Presidente Giuseppe Maino e il Sindaco di Carugate Luca Maggioni

La posa della prima pietra, alla presenza dell’Arcivescovo monsignor Mario Delpini, ha suggellato l’avvio di un progetto che unisce memoria e futuro, radicamento e innovazione sociale, nel segno di una responsabilità condivisa. Il nuovo Polo di Eccellenza Alzheimer rappresenta un ampliamento della struttura e al tempo stesso un ecosistema dedicato alla fragilità cognitiva.

Alloggi protetti per persone ancora autosufficienti, un poliambulatorio per la diagnosi precoce, un centro diurno integrato e due nuclei residenziali con quaranta posti letto: strutture all'avanguadia che consentoiranno di costruire un percorso per accompagnare la persona e la sua famiglia in tutte le fasi della malattia, integrando assistenza, ricerca e inclusione.

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