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Nuove professioni, nuovi lavori, nuovi mondi: le innovazioni tecnologiche hanno aperto la strada a una generazione di veri e propri artigiani del digitale. Come Claudia Molinari e Matteo Pozzi che hanno dato vita a We Are Müesli, una bottega di sviluppo di videogiochi narrativi nel cuore di Sesto San Giovanni
13 Settembre 2017

We Are Müesli


Nuove professioni, nuovi lavori, nuovi mondi: le innovazioni tecnologiche hanno aperto la strada a una generazione di veri e propri artigiani del digitale. Come Claudia Molinari e Matteo Pozzi che hanno dato vita a We Are Müesli, una bottega di sviluppo di videogiochi narrativi nel cuore di Sesto San Giovanni.

Dove una volta c’erano l’artigiano e il cantastorie, il pittore e lo scrittore, il fotografo e il cronista ora troviamo i nuovi artigiani digitali. La bottega è diventata lo studio, gli strumenti di lavoro sono il computer, la tavoletta grafica, il tablet. E le storie vengono raccontate e storicizzate attraverso strumenti nuovi, come il videogioco.
Claudia Molinari e Matteo Pozzi sono due di questi artigiani digitali: lei è “la matita”, la designer grafica, lui è “la penna”, lo scrittore.

Insieme sono We Are Müesli, una piccola casa di game design nata nel 2013 e improntata a una visione narrativa del videogioco: «Fare videogioco oggi vuol dire toccare aspetti che vanno dalla grafica, alla componente di storytelling e ovviamente alla programmazione – spiega Matteo – e stanno nascendo molte nuove professioni in questo senso. La nostra sfida è quella di valorizzare, tramite un’opera interattiva, il patrimonio culturale di un luogo, il suo tesoro di storie e di cultura».